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PREMIO EDITORIALE "L'INCONTRO" - XIa EDIZIONE - ANNO 2004
VERBALE DELLA GIURIA DEL PREMIO (ESTRATTO)
Il giorno mercoledì 1 settembre 2003, alle ore 17.30, si è riunita in abitazione privata la Giuria della IX° Edizione del Premio Editoriale “L’INCONTRO”, bandito dalla Casa Editrice GOLDEN PRESS, per la fase conclusiva dei lavori di scrutinio delle opere pervenute ed iscritte alla partecipazione del premio, articolato nelle tre seguenti sezioni:
SEZIONE A – Poesia a tema libero
SEZIONE B – Raccolta di poesie inedite
SEZIONE C – Volume di poesie edite
Sotto la presidenza del prof. Alessandro Mancuso sono state effettuate le medie dei punteggi attribuiti a ciascuna delle opere, secondo le modalità e i descrittori indicati nel foglio allegato al presente verbale.
Si è quindi stilata la graduatoria completa (anch’essa allegata al presente verbale e comprendente 4 fogli) di tutte le opere, sezione per sezione, procedendo di conseguenza all’individuazione delle opere che avevano ottenuto i punteggi più alti, tra le quali sono state proclamate quelle vincitrici e quelle meritevoli di segnalazione. Al termine dei lavori la Giuria ha deliberato in tal senso:
SEZIONE A
1a classificata (opera vincitrice della sezione) la poesia Imparare di DAVID FINI con la seguente motivazione:
"Un lirismo incalzante e originale, piano e coinvolgente, fa della composizione un convoglio di oggetti e situazioni del quotidiano che offrono spunti, ora simbolici ed ora diretti, utili ad indicare una possibile via nel dispendio di sé, nella consunzione, nel non risparmio della vita. I versi, non intaccati dalla retorica, pur non assolvendo compito alcuno di ritmo e metrica tradizionali, possiedono una musicalità del tutto particolare e bene evidenziata, tra l’altro felicemente in sintonia con il taglio espressivo scelto per la trattazione della tematica, tanto da rendere significato e significante evidentemente percorsi dalla medesima energia".
Segnalate le poesie:
· Era il gigante di FRANCO FIORINI
· Tu non sai di FRANCO CASADEI
· Una vita di MIRKO MOCELLIN
· Se le mamme vanno in cielo di LUCIANO STEFANELLI
SEZIONE B
1a classificata (opera vincitrice della sezione) la raccolta inedita di poesie dal titolo Videoclip di PAOLO SANGIOVANNI con la seguente motivazione:
"Il politico e il personale delle riflessioni contenute nelle diverse composizioni racchiuse nell’opera, si stemperano l’uno nell’altro fino a fornire una lettura lucida, ma per nulla arida né cinica, di una stagione della vita e della nostra storia recente che è stata ricca di illusioni, delusioni, ingenuità e profondità di sentimento e di analisi. L’autore traccia un consuntivo che è di moda definire “generazionale” ma che aspira giustamente a significare qualcosa di ben più ampio ed universale, evitando facili nostalgie da revival per tracciare invece solide basi di osservazione del presente, amare il giusto, disincantate, misurate. Una serie di canti oscillanti tra l’intimo ed il collettivo, suggellati dal marchio, non ufficialmente riconosciuto e per questo più onesto e vero, “di quelli senza tessera/ e senza religione”.
Segnalate le raccolte:
· (senza titolo) di CALOGERO ALAIMO DI LORO
· La Dea Silvestre di RITA BRESCIA
· Imagines di MARIATERESA ZARA
· Gli sradicati sognano di sera di BENITO GALILEA
· Dialoghi fra l’aria e il sogno di TIZIANA SORESSI
SEZIONE C
1a classificata (opera vincitrice della sezione) il volume edito di poesie Non uscite dal castello di CLAUDIA FERRI, Ibiskos Editrice, con la seguente motivazione:
"Versi levigati e pieni, che parlano di viaggi e di avventure appena accennate, con il tocco sapiente del suggerimento simbolico che non indulge al narrativo e non chiede di meglio che suscitare l'emozione pura dell’atmosfera, distante dall’abbigliamento e dall’architettura in cui imbrigliare il sogno. Una poesia trobadorica dei nostri giorni, ricca di un “trobar” chiaro ma carico di figure emblematiche, di cantastorie sfuggenti, di viandanti improbabili e inafferrabili compagni di strada, non ritratti ma “segnali” di personaggi affioranti per un attimo da uno specchio onirico quasi per indicare la misteriosa e rilucente esistenza di una realtà capovolta, di una vita parallela valida lo spazio di un pensiero e poi nuovamente immersa, protetta nella caligine affascinante e assurdamente splendente dell’ombra".
IL PRESIDENTE DELLA GIURIA
Alessandro Mancuso